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L'Associazione Vivere Slow di Contessa Entellina da più di 10 anni promuove lo slow living, uno stile di vita lento a contatto con la natura che mira a rallentare e prendersi del tempo per riscoprire l’autenticità dei gesti e degli attimi che accompagnano la nostra vita. 

Ritornare alle origini per scoprire la bellezza, focalizzarsi sulle cose fondamentali della vita e riacquistare un pezzo importante della propria esistenza, della propria identità.

“Il grande beneficio di rallentare è riappropriarsi del tempo e della tranquillità di creare connessioni significative, con le persone, con la cultura, con il lavoro, con la natura, con il nostro corpo e con la nostra mente”. Carl Honoré

Forti di queste convinzioni, che sono la base su cui fondiamo la nostra vision di stile di vita, da oltre 10 anni  creiamo percorsi di rigenerazione dell'anima, in luoghi del silenzio, del tempo che passa lento a contatto con la natura, o percorsi che attraversano luoghi storici dove sono ancora forti le tradizioni, l'identità e l'accoglienza, come "cura" per l'anima e lo spirito. Un viaggio dentro alle emozioni che permette di  “assaporare” ogni esperienza e farla diventare parte di noi, nel rispetto della natura e dello sviluppo sostenibile di un territorio. 

I percorsi, che possono essere effettuati in qualsiasi data nell’arco dell’anno, sono disponibili in italiano, inglese e albanese, e vengono adattati a seconda delle richieste e delle esigenze dei visitatori, anche con itinerari di uno o più giorni. 

Oltre alle escursioni e alle visite guidate per gruppi anche piccoli di turisti, nel corso dell’anno organizziamo tre appuntamenti fissi che sono:

  • "Il Forum del Turismo Lento” un convegno in cui viene trattato l’argomento del turismo lento e sostenibile, della Sicilia nascosta, di quei luoghi sconosciuti che tuttavia conservano ricchezze uniche ed ineguagliabili, a cui partecipano diverse personalità ed enti del settore come associazioni, enti pubblici e privati, giornalisti ecc…; 
  • "L'Arte dei Ciclopi”, un evento per promuovere la pastorizia e i suoi prodotti in cui vengono valorizzate e promosse le produzioni di eccellenza legate al settore caseario;
  • “Per Aspera ed Astra”, un evento basato su un percorso ideato per la notte di San Lorenzo, in salita fino al Castello di Calatamauro per osservare le stelle e degustare i vini del territorio, a cui partecipano le aziende vitivinicole e in cui si promuove e si porta alla vita un’area archeologica che ha rivestito un’importanza rilevante nei secoli passati. 

L’associazione Vivere Slow di Contessa Entellina gestisce:

L'area archeologica naturalistica Castello di Calatamauro, che si trova nel comune di Contessa Entellina, grande circa centomila mq quadrati comprendente un boschetto, il mulino e i ruderi del Castello di Calatamauro. L’intera area archeologica, per secoli sconosciuta ed abbandonata, da 8 anni è gestita dalla nostra Associazione ed è oggi meta ambita di escursioni;

L'ex convento delle suore basiliane, adiacente la Chiesa SS. Annunziata e S. Nicolò. Tale edificio è stato concesso in gestione alla nostra Associazione alcuni anni fa dalla stessa parrocchia per creare un centro per i camminatori o turisti che venissero a visitare il nostro territorio, ma anche per scoprire il rito bizantino, l'iconografia, la minoranza linguistica ed etnica arbëreshe a cui appartiene Contessa Entellina o per partecipare alle tante feste tradizionali e come punto di riferimento per il turista che volesse visitare l'entroterra siciliano.

L’associazione Vivere Slow di Contessa Entellina promuove:

Le tradizioni locali, le aziende del territorio, il patrimonio storico, culturale, linguistico, archeologico, paesaggistico e naturalistico attraverso immagini, video, documenti e fornendo informazioni di carattere storico.

L’associazione Vivere Slow di Contessa Entellina collabora con studiosi, ricercatori, scrittori e con enti siciliani e nazionali nel settore della ricerca antropologica, stesura di tesi di laurea, ricerche di origine familiare ecc…

I nostri progetti futuri sono:

Potenziare i nostri eventi e la loro visibilità per facilitarne la fruizione ad un pubblico sempre più vasto;

Allevare degli asini per fare attività di onoterapia, trekking someggiato, già sperimentati con ottimi risultati negli anni scorsi;

Migliorare i servizi dell'ex convento delle suore basiliane;

Promuovere fuori dal nostro territorio lo "stile di vita lento" o slow living attraverso forme di partnership o sedi staccate della nostra associazione con persone che condividano i nostri ideali;

Creare attività per rendere sostenibile il nostro lavoro.

La "partecipazione" della gente al nostro progetto è la nostra forza principale perché Vivere Slow è un progetto nato per il territorio e la sua salvaguardia fisica e culturale. Se anche tu credi nei valori che portiamo avanti, puoi diventare nostro "ambasciatore" e “sostenitore” attraverso una donazione o semplicemente promuovendo le nostre attività, dandoci consigli, creando una sede Vivere Slow nella tua comunità. Noi ti aiuteremo.

 

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Galleria Fotografica

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Santa Maria del Bosco di Calatamauro

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Il monastero è in parte privato e in parte pubblico gestito dalla Diocesi di Monreale. La visita non è sempre possibile, bisognerà prenotare. Per chi volesse maggiori informazioni può chiederle attraverso il form Associazione Vivere Slow

 

CENNI STORICI

L’esistenza del  monastero di S. Maria del Bosco, viene fatta risalire al XIII sec.

La prima memoria documentata risale al 21 Giugno 1308, data in cui il romitorio ottiene l’autorizzazione ecclesiastica dal vescovo di Agrigento Bertoldo de Labro, il quale il 20 luglio 1308 visita l’eremo concedendo un’indulgenza a coloro che  ne visitassero la chiesa.

Domenica 22 Luglio 1309, lo stesso vescovo procedeva alla consacrazione della chiesa decorandola col titolo di Basilica.  La chiesa  medievale si estendeva “dinanzi il vestibolo del nuovo tempio e vi si vedono ancora oggi i ruderi dei mattoni del pavimento e due antiche sepolture”.

Sotto la regola benedettina, a partire dalla seconda metà del ‘300, iniziano le fortune, anche economiche, del monastero. Frate Olimpio da Giuliana attesta nella sua relazione molti lasciti, con dovizia di particolari, nel corso degli anni, a favore del monastero.

Nel 1433 il Re Alfonso concesse all’abbazia la completa esenzione fiscale. Seguirono negli anni successivi, secondo le linee di una storia comune a tutti i monasteri, grazie e concessioni tanto da parte regia quanto da parte pontificia, oltre ad un numero considerevole di donazioni, a volte seguite anche da contestazioni da parte degli eredi dei donatori, volendo essi riappropriarsi dei “loro” beni, mentre continuavano le contese con il vescovo agrigentino il quale ripetutamente cercava di affermare i suoi diritti.

Nel 1491 S. Maria del Bosco fu incorporata da Papa Innocenzo VIII alla congregazione benedettina di Monte Oliveto (benedettini bianchi), come priore fu inviato dall’abate Generale della Congregazione, ad attuare la riforma, Fra Michele da Volterra accompagnato da nove monaci, mentre il vecchio abate Placido Castagneda veniva costituito abate perpetuo, con il privilegio di potere indossare a vita, insieme ad altri due o tre frati l’abito benedettino nero.

La storia artistica del monastero qual lo si vede oggi inizia appunto dall’insediamento degli olivetani, mentre il dominio del monastero diveniva il puntello economico della congregazione olivetana in Sicilia. L’accresciuta potenza determinò notevoli contrasti; da una parte, clero contro fisco per far rispettare l’esenzione tributaria spettante ai beni ecclesiastici dipendenti direttamente da Roma, dall’altra, clero isolano contro abati continentali e curia romana per evitare che le rendite del monastero fossero spese fuori dalla Sicilia, come di fatto spesso era accaduto. Gli olivetani di Sicilia miravano ad una totale autonomia, non volendo rispondere fiscalmente ne al governo vice-reale ne alla curia romana.

Furono fondati e dotati con rendite dell’abbazia, a Palermo i monasteri dello Spasimo, di S. Spirito, di S. Giorgio in Kemonia, a Marineo il monastero di S. Maria, a Chiusa Sclafani di S. Leonardo, a Giuliana della SS.ma  Trinità, per non parlare delle  chiese, cappelle e i numerosi ospizi tenuti in vari siti. L’Abate di S. Maria del Bosco occupava il quarantacinquesimo seggio in Parlamento e di conseguenza doveva partecipare ai donativi, ma allentatasi l’autorità della corona nel sec. XVII l’Abate ricusò di intervenire  ai parlamenti e contribuire ai donativi appellandosi all’autorità pontificia. Questa infine prevalse riuscendo ad ottenere nel 1682 una sentenza favorevole all’immunità del monastero.

La nuova chiesa fu terminata nel 1757 come è tradizione, e come si cerca di dimostrare, sui cartoni dell’architetto napoletano Luigi Vanvitelli, autore dell’Albergo dei Poveri di Palermo nonchè del celebre Palazzo Reale di Caserta, in una sala del quale si dice sia dipinta in affresco il monastero e la chiesa del bosco di Calatamauro.

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Arbëria

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L'Arbëria è l'insieme dei comuni presenti nell'Italia meridionale alla quale appartiene la minoranza etnica linguistica albanese Italiana. Le comunità sono sorte tra il XV e il XVIII secolo. I comuni e le frazioni sono circa 48 e molti di loro dopo più di cinque secoli mantengono vivi la lingua, usi, tradizioni, il rito bizantino.

Contessa Entellina (Pa) è uno di questi comuni, fondata nel 1450 ancora oggi mantiene un grandissimo patrimonio culturale. La lingua Arbëreshe, il rito bizantino, l'iconografia bizantina.

Per scoprire questo patrimonio potete contattare la nostra Associazione Vivere Slow.

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Dove siamo

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Ci troviamo a Contessa Entellina, in provincia di Palermo, un territorio che spazia  dalle aree pianeggianti di Borgo Roccella fino ad arrivare all'area montuosa di Monte Genuardo, a 1180 metri sul livello del mare. Il territorio si estende all'interno del Parco dei Monti Sicani, con la presenza di due aree archeologiche, la Riserva Naturale Integrale Grotta di Entella, l'Antiquarium G. Nenci, un consistente patrimonio culturale e tanti altri beni di una Sicilia ancora sconosciuta, che aspettano voi per svelarsi nella loro bellezza. Contessa Entellina si trova anche al confine con le due province di Agrigento e Trapani all'interno della Valle del Belìce.   

Guarda la mappa di alcuni di questi siti fruibili:

L' Area Archeologica Naturalistica Castello di Calatamuro gestita dalla nostra associazione... clicca qui per visualizzare la mappa.

Il Centro Visitatori Associazione Vivere Slow si trova a Contessa Entellina (Spiazzo Greco, adiacente alla Chiesa di rito bizantino).

Contessa Entellina (Pa): Antiquarium di Entella, le Chiese, le tradizioni, il rito bizantino e la raccolta Museale del Centro Culturale Parrocchiale... clicca qui per visualizzare la mappa.

Il Bosco di Calatamauro con tutti i luoghi di interesse... clicca qui per visualizzare la mappa.

L'Area Archeologica di Entella e la Raccolta Museale Entella dell'Azienda Agricola Colletti.

 

Per maggiori informazioni, contattaci!

Associazione Vivere Slow

 

 

 

 

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Primo Maggio

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GIORNATA NEL BOSCO DI CALATAMAURO

TRA STORIA E NATURA

 

La giornata che vi propone l’associazione Vivere Slow è adatta ad adulti e a bambini. Sarà un’occasione per stare insieme e per assaporare i profumi del territorio

Passa con noi la giornata del Primo Maggio scarica il programma

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L'area dei monti Sicani, che comprende la comunità bilingue di Contessa Entellina con le sue peculiari tradizioni arbëreshe, la compresenza dei due riti bizantino e latino, il sito archeologico di Entella e il relativo Antiquarium, l'Area Archeologica Naturalistica Castello di Calatamauro, e il Bosco di Calatamauro (uno dei più belli della Sicilia), è pronta ad accogliere il visitatore per delle giornate rilassanti a contatto con la natura per percepirne gli odori e i sapori, per partecipare alla mungitura, alla gestione di un gregge o delle mucche al pascolo e tante altre esperienze sensoriali.

L'associazione Vivere Slow è pronta ad orientare il turista e a guidarlo in questa esperienza sicuramente entusiasmante!

Non devi far altro che contattarci e stabiliremo con te l'itinerario più adatto alle tue esigenze!

Contattaci: 389 61 52 466

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L'Associazione Vivere Slow attualmente gestisce l'Area Archeologica Naturalistica Castello di Calatamauro... visita il sito cliccando quì

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