La Grotta di Entella
E’ una cavità ormai inattiva, poiché al suo interno non vi è più scorrimento costante di acqua. La parte attualmente rilevata ha uno sviluppo complessivo di circa 400 metri. Recenti esplorazioni, condotte dal personale della riserva e da volontari del C.A.I. di Petralia Sottana, hanno permesso di scoprire un nuovo ramo, posto a quota più alta degli altri livelli conosciuti, di notevole interesse archeologico, speleologico e geologico. Lo sviluppo complessivo della grotta è così salito a circa 1 Km. L’ingresso, di forma vagamente ellittica (1,50 x 1,40 mt.), si apre alla base della parete Ovest della Rocca, ad una quota di 388 mt. Era il punto in cui le antiche acque ritornavano alla luce dopo il percorso nel cuore della montagna.
Il tratto iniziale della grotta è costituito da una galleria meandriforme lunga circa 10 mt. e larga 1, attraverso la quale si raggiungono le parti più interne del sistema carsico sotterraneo, passando per grandi saloni, piccoli salti, tratti appena percorribili per le ridotte dimensioni, scivoli e pozzi che immettono nei rami più alti della grotta. Questa, infatti, si sviluppa su almeno 4 livelli di gallerie.
La visita di una grotta è sempre una “avventura” per i visitatori occasionali, ma ancora di più lo è la visita di una grotta nei gessi. Le pareti, costituite da macro cristalli di gesso, luccicano alla luce delle torce, mentre splendide infiorescenze di cristalli di gesso, stalattiti e stalagmiti contribuiscono a rendere ancora più suggestivo questo scenario da fiaba. Sulle pareti della grotta si notano i segni che l’acqua ha lasciato nel suo incessante scorrere verso il basso, i canali di volta e i pendenti, i consistenti depositi di materiale alluvionale trasportati dal fiume sotterraneo e poi abbandonati dentro la cavità. Nel ramo di recente scoperta sono stati rinvenuti vari reperti di interesse archeologico: ossa, cocci, etc. Un ramo che, tra l’altro, è di notevole interesse estetico.
Istituzione della Riserva
La Riserva Naturale Integrale “Grotta di Entella” è inserita nel Piano Regionale dei Parchi e delle Riserve Naturali, ed è stata istituita nel 1995. La gestione è stata affidata al Club Alpino Italiano – Sicilia con il compito di salvaguardare l’integrità della grotta e promuovere la ricerca scientifica e le iniziative tendenti a diffondere la conoscenza dei beni naturali presenti nell’area protetta. Le prime esplorazioni in zona risalgono agli anni ’50. Il territorio sottoposto a tutela rappresenta una piccola porzione dell’intero rilievo della Rocca di Entella, estendendosi per circa 13 ettari.


Direttrice Dott.ssa Enza Messana
CAI SICILIA

(Testo tratto dal sito del Cai Sicilia)