Per rispetto di tutte le persone che hanno lavorato per la valorizzazione dell’area archeologica Castello di Calatamauro devo fare delle precisazioni pubbliche che non avrei mai voluto fare, nella vana speranza che ci fosse qualcuno a Contessa Entellina che avesse il coraggio di riconoscere l’immenso lavoro fatto in questi anni dall’associazione Vivere Slow. Alla luce delle comunicazioni del sindaco in merito all’organizzazione di eventi di trekking di ora e di qualche mese fa, dove se non altro, l’Associazione meritava di essere invitata, visto che prima della nostra gestione non esisteva nessuna idea di fruizione del Castello e che conosciamo l’area meglio di chiunque altro.

Vi scrivo questa lettera per chiarire pubblicamente alcune cose, che non possono essere taciute.

PREMETTO
Che nel 2013, quando abbiamo chiesto l’area in gestione, non esisteva nulla, quasi nemmeno il ricordo nella gente del luogo di quel sito archeologico e che l’area versava in totale abbandono dopo l’esproprio e il restauro degli edifici.
Che per avere l’area in gestione abbiamo vinto un’asta pubblica.
Che per la fruizione del bene in sicurezza abbiamo perso alcuni anni, maturando una conoscenza che nessuno ha, ciò ha fatto in modo di effettuare escursioni anche in notturna e sarebbe uno dei tanti motivi per essere coinvolti (se non altro per la sicurezza di chi partecipa).
Che il comune (proprietario del bene) in questi anni non ha speso 1 euro (o pochissimo), come fa invece fa con tutte le altre associazioni del territorio e non, finanziando le iniziative più disparate. Anzi quando li ha promessi non li ha nemmeno liquidati. E che certi interventi di manutenzione straordinaria sono stati fatti direttamente da noi.
Che io assieme ad altre persone abbiamo “pensato” ai sentieri, abbiamo fatto i corsi di formazione, abbiamo discusso su come potesse essere valorizzata e questa lavoro è durato 10 anni.
Che prima della scadenza del contratto abbiamo sollecitato una risposta sulla gestione che non è mai arrivata e dopo otto mesi è arrivata una lettera di richiesta di una relazione che abbiamo prontamente inviato (vedi allegato) senza nessuna risposta.
Che alcuni consiglieri hanno detto che la gestione non poteva essere rinnovata perché non abbiamo pagato la percentuale di ticket ma non è arrivata nessuna richiesta di pagamento da parte del comune, anzi, dopo un nostro sollecito e dopo una lettera scritta al Presidente del Consiglio (che allego) con la richiesta di un Consiglio comunale aperto per discutere sul passato e sul futuro del Castello non abbiamo avuto mai nessuna risposta.

Quello che mi chiedo oggi è una cosa semplice:

l’associazione che ha parlato con tutti per la fruizione turistica del territorio, quando solo il dirlo era una follia, che ha organizzato eventi di tutti i tipi, che ha fatto conoscere Contessa a tante persone italiane e non, merita il silenzio?
Merita il silenzio del Sindaco, che avrebbe il dovere di dare una risposta?
Merita il silenzio dei consiglieri comunali?
Merita il silenzio della gente?

E soprattutto merita che tutto quello che è stato fatto venga cancellato e che si ricominci da dove noi abbiamo finito facendo finta che non siano passati 10 anni di lavoro?

Il nostro lavoro merita di essere “calpestato” da chi non si prende la briga nemmeno di invitarci e di dare il giusto merito a quello che è stato fatto in questi anni?

Non credo che lo meriti.

E lo dico non perché la gestione del Castello cambierebbe nulla nella nostra vita.

Lo dico perché chi non risponde e chi resta in silenzio, colpisce i “nostri sogni”, il sogno di una Sicilia diversa, il sogno coltivato con fatica in tantissimi anni.
Il sogno di una salvaguardia sostenuta, riconosciuta da tantissime persone.
Un luogo di sperimentazione unico nel suo genere, in una comunità “morente”, che “la politica” ha voluto cancellare senza nemmeno sentirsi in obbligo di dare spiegazioni.
Ho scritto queste parole per me che di quell’idea sono stato l’interprete e la garanzia e per tutte le persone che in altri luoghi vivono la nostra stessa situazione e per tutti quelli che pensano che questo modo di fare politica sia giusto e se non lo pensano lo rendono giusto con il silenzio.

In realtà quello che emerge dalle nostre “sperimentazioni” è che bisogna amare quello che si fa, bisogna amare il territorio e, in questo momento difficile abbiamo ricevuto la nostra soddisfazione. gli allevatori, vedendo salire persone senza di noi hanno chiamato e chiesto: Ma chi sono questi? Ma voi non ci siete?

Ed io spesso mi chiedo la stessa cosa: ma voi, chi siete? Dove siete stati in tutti questi anni?

I politici passano e del nostro lavoro scriveremo tutto affinché i nostri figli possano capire.

Il castello illuminato nella notte più bella di tutte resterà sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi e nei ricordi delle persone, che anche da lontano hanno goduto dello spettacolo, PER ASPERA AD ASTRA – Attraverso le asperità fino alle stelle per arrenderci alla bellezza. Oggi abbiamo imparato che dopo essersi arresi alla bellezza del Castello bisogna resistere e non arrendersi.

Mentre di quei “politici” che pensano di poter fare tutto solo perché sono stati votati e perché siedono in una poltrona e di quelli che sanno abbassare solo la testa non sappiamo cosa resterà? Forse nemmeno il ricordo o peggio il ricordo di aver cancellato 10 anni di lavoro.

Dopo queste precisazioni, vi voglio dire che vigileremo, come abbiamo sempre fatto, sul buon uso dell’area e affinché resti un luogo per tutti e di tutti e più vi dico, del nostro lavoro fatene buon uso.

Di seguito troverete tutte le lettere inviate e ricevute dal 2023 e le ricevute del protocollo.

Con affetto, a nome dell’Associazione Vivere Slow, da Nino Montalbano

DOCUMENTI ALLEGATI:

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